E’ stata fissata al prossimo 25 maggio l’udienza davanti al Tar del Lazio sul ricorso presentato dal Comune di Viterbo contro l’innalzamento della discarica di Monterazzano autorizzato dalla Regione con una determina firmata dall’ex dirigente dell’ambiente Flaminia Tosini.
L’azione legale si basa sulla mancanza di chiarezza nelle analisi compiute nel sottosuolo per verificare la presenza di sostanze nocive oltre i normali parametri e la correlazione di esse con eventuali fattori antropici (azione dell’uomo e quindi discarica) o geologici. In particolare, come sollevato in aula dalla consigliera comunale Luisa Ciambella, i documenti forniti dalla Regione farebbero emergere che in tre punti di prelievo si evidenziano valori elevati di solfati, bicarbonati, cloruri, sodio e boro; in un punto di prelievo i valori di uranio sarebbero molto più alti degli altri punti di studio, e anche il manganese mostra il superamento dei livelli in un punto di prelievo. Circostanze che se appurate potrebbero annullare la procedura avviata dalla Regione.
A dare notizia in merito all’udienza del 25 maggio è stata il consigliere Luisa Ciambella durante la seduta del Consiglio comunale del 28 aprile 2021. L’esponente Dem ha quindi fatto presente ancora una volta la necessità di commissionare subito delle ulteriori analisi (richieste oltretutto proprio dal Tar) per affrontare con dati certi e incontrovertibili la discussione davanti ai giudici.
Su questa posizione si è detto d’accordo il sindaco Arena e quindi il Comune di Viterbo, nei prossimi giorni, condurrà gli opportuni approfondimenti nella speranza di trovare altre cartucce da sparare per scongiurare che Viterbo diventi la pattumiera del Lazio. Potrebbe insomma cambiare lo scenario che finora ha visto Viterbo subire supinamente l’arrivo dei rifiuti da altre province.