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Home » Politica » Presunte assunzioni politiche in Regione. La bufera sollevata dal Fatto

Presunte assunzioni politiche in Regione. La bufera sollevata dal Fatto

26 Marzo 2021

Sollevata dal Fatto Quotidiano, è bufera mediatica su alcune assunzioni in Regione avvenute, alla fine del 2020, attingendo dalla graduatoria di un concorso fatto dal Comune di Allumiere lo scorso anno. In base a quanto riportato dal giornale di Travaglio, con questo presunto stratagemma sarebbero stati collocati a tempo determinato una decina di collaboratori delle segreterie politiche di esponenti del Partito democratico e non solo. Risultano coinvolti, anche se più marginalmente, anche Lega e M5S. Nel ciclone è finito lo stesso sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, comandato da tre anni presso l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale alle dirette dipendenze del presidente Mauro Buschini, che avrebbe piazzato due collaboratori del suo ufficio.

Nell’elenco degli assunti figurano: il segretario del Pd di Trevignano Romano, un assessore del Pd di San Cesareo, un assessore del Pd di Labico, il segretario del Pd di Allumiere, un componente del circolo del Pd di Frosinone e tre militanti del Pd di Allumiere, Civitavecchia e Roma. Infine, un collaboratore di Giuseppe Cangemi, vicepresidente d’aula in quota Lega.

Ma c’è un’altra singolarità messa in evidenza dal Fatto: su 16 posti disponibili, a dicembre la Regione contatta 24 persone della lista di Allumiere, ma 8 rifiutano. Quattro dei quali però il 28 dicembre vengono chiamati dal Comune di Guidonia, il quale firma a sua volta un accordo con Allumiere per attingere dalla stessa graduatoria utilizzata dalla Regione. Fra loro, c’è Marco Palumbo, consigliere del Pd in Campidoglio e da febbraio 2019 anche impiegato nell’ufficio di gabinetto di Buschini. A Guidonia, sono entrati inoltre un ex consigliere della Città Metropolitana in quota M5S e collaboratore nella segreteria di Devid Porrello, un assessore di Isola del Liri e una coppia di Civitavecchia.

Va detto che la Regione ha smentito qualsiasi irregolarità, riaffermando la legittimità dell’iter amministrativo seguito e riservandosi di tutelarsi presso le sedi opportune. Restano però le coincidenze. Che, se non sono significative, sono quantomeno singolari.

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