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Home » Politica » Zona rossa, calano gli spostamenti: -28%

Zona rossa, calano gli spostamenti: -28%

16 Marzo 2021

Con l’istituzione della zona rossa diminuiscono gli spostamenti. Il Lazio è la regione che si è maggiormente fermata, con un -28% rispetto alla settimana precedente e -22% rispetto a gennaio-febbraio 2020. Nonostante questo, nessuna regione registra cali paragonabili al lockdown di marzo/aprile/maggio 2020. Il numero di spostamenti è infatti ancora più che doppio rispetto a quel periodo.

E’ quanto rilevato da City Analytics – Mappa di mobilità, la soluzione di Enel X e Here Technologies, che, a partire dall’analisi dei big data, stima tra gli altri la variazione degli spostamenti e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio nazionale, regionale, provinciale e comunale. Da lunedì 15 marzo molte regioni italiane hanno dovuto adottare nuove misure restrittive. Per gran parte degli italiani il week end del 12-13-14 marzo ha rappresentato l’ultimo week end fuori dalla zona rossa fino al giorno di Pasquetta, il 6 aprile. Nelle regioni in zona rossa: Lazio, Puglia, Lombardia, Piemonte, Campania, nella giornata di lunedì 15 marzo, si registrano livelli di mobilità sensibilmente inferiori alla settimana precedente (soprattutto in quelle appena diventate rosse, come Lazio e Puglia) e inferiori anche rispetto alle medie pre-emergenza. Le regioni arancioni invece (Liguria e Sicilia in questa analisi) stanno registrando spostamenti in calo rispetto alla settimana precedente ma in linea con le medie pre-emergenza (rispetto a gennaio-febbraio 2020 la Liguria registra un +1%, la Sicilia è in linea con una crescita dello 0%). L’unica regione bianca d’Italia, la Sardegna, si sta muovendo poco di più del periodo pre-emergenza (+4%) e meno della settimana scorsa (-6%).

Nelle 3 giornate analizzate (12-13-14 marzo 2021) va rilevato che Lazio, Puglia, Calabria e le isole siano state le regioni che hanno registrato il maggior numero di movimenti rispetto alla cosiddetta baseline, ovvero il periodo pre-emergenziale di gennaio-febbraio 2020. Sul campione di 8 regioni oggetto dell’analisi di dettaglio di questo report, emerge infatti che Lazio, Puglia e Sicilia sono state le regioni con maggior variazione di spostamenti rispetto alla normalità pre-Covid (rispettivamente +11%, +21%, +12%). Tutte e tre queste regioni erano gialle nel week end e andavano incontro a maggiori misure restrittive a partire da lunedì. Queste regioni hanno registrato anche un significativo incremento dei movimenti rispetto agli stessi giorni della settimana precedente, suggerendo che gli abitanti hanno probabilmente approfittato del week end per svolgere gli ultimi spostamenti prima di un periodo di restrizioni che durerà almeno fino a Pasquetta. Ma non tutte le regioni che erano gialle e sono andate incontro a maggiori restrizioni a partire da lunedì si sono comportate allo stesso modo. La Liguria ne è un esempio: anch’essa gialla nel week end e arancione da lunedì, ha registrato un trend sensibilmente in controtendenza, con solo un +1% di mobilità rispetto al periodo pre-Covid e addirittura un -2% rispetto alla settimana precedente. Le regioni che già erano arancioni durante il week end hanno registrato un numero di movimenti inferiore rispetto al periodo pre-Covid (-12% Lombardia, -20% Piemonte) probabilmente dovute all’effetto delle restrizioni già in atto, ma superiori rispetto alla settimana precedente (+7% Lombardia, +1% Piemonte) suggerendo che anche in questo caso gli italiani hanno cercato di approfittare dell’ultimo week end prima della zona rossa per qualche ultima commissione, saluto o giornata all’aria aperta. Per le regioni che già erano rosse, come la Campania, si è mantenuto un trend in calo dei movimenti (-26% rispetto alla settimana precedente), raggiungendo un -19% rispetto al periodo pre-Covid. Si è ancora lontani, però, dalle cifre del lockdown nazionale di marzo – aprile 2020, con una media del numero di spostamenti più di 3 volte superiori (+243%). L’unica regione bianca d’Italia, la Sardegna, ha registrato un calo dei movimenti di un 2% rispetto alla settimana precedente. Le cifre restano però superiori a quelle del periodo pre-emergenza, con un +10% del numero medio di movimenti.

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