Per evitare un disastro sociale ed economico causato dalla pandemia e dalle conseguenze che arriveranno al termine del blocco dei licenziamenti, la Regione Lazio ha deciso di giocare d’anticipo finanziando una serie di provvedimenti sulle politiche attive con 245 milioni di euro.
Questo il senso del protocollo d’intesa siglato con le associazioni datoriali e le sigle sindacali. Formazione, innovazione tecnologica, potenziamento dei centri per l’impiego, parità di genere, reinserimento lavorativo sono solo alcune delle tematiche che tocca questo protocollo che ha l’obiettivo di salvaguardare le categorie più fragili. La presentazione del piano è avvenuta alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, del vicepresidente Daniele Leodori, dell’assessore al lavoro, scuola e formazione, Claudio Di Berardino, del segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica e del presidente di Unindustria, Angelo Camilli, in rappresentanza rispettivamente delle parti sindacali e delle parti datoriali.
Il Piano prevede 21 azioni diverse, con alcune delle misure che vengono introdotte nel Lazio per la prima volta e altre che sono la prosecuzione di percorsi già avviati ma con modalità aggiornate rispetto alle rinnovate esigenze e con procedure di esecuzione più snelle e veloci: “Faccio un appello a tutte le imprese italiane ed europee – ha detto Zingaretti – per venire ad investire nel nostro territorio grazie queste nuove politiche anti-crisi che stiamo mettendo in campo. La cosa più importante è che vogliamo lavorare sì per un sostegno alle imprese e abbiamo una grande fiducia sul Recovery ma anche per tutti coloro che sono in cassa integrazione affinché siano forza viva della nostra produzione. Così come lavoriamo per il rientro di tante risorse intellettuali sparse nel pianeta”. Tra le tante misure l’introduzione della quota di genere in tutti i bandi.
I vari bandi verranno avviati a partire dalle prossime settimane e saranno concordati, anche per la copertura finanziaria, con le parti del protocollo.