Sulle incredibili vicissitudini di Talete, dopo il passo indietro del manager Eramo, ha presentato in Consiglio comunale una nuova interrogazione al sindaco Luisa Ciambella. Che ha lanciato pesantissime bordate all’indirizzo di chi, a livello politico, in prima persona Pd panunziano e Forza Italia, ha prodotto questa situazione. Con gravi ripercussioni per i sindaci, che rischiano, loro malgrado, di essere inadempienti per non aver ancora nominato il nuovo vertice, posto che Bossola & C. sono scaduti ormai da parecchi giorni.
“A naso – ha detto nel suo intervento – viene da pensare che i sindaci siano inadempienti perché i 45 giorni di tempo per nominare il nuovo amministratore sono scaduti”. E ancora: “E’ molto grave che nessuno, tranne pochi fortunati, abbia potuto prendere visione dei curriculum degli aspiranti amministratori. Si era parlato di bando, di selezione e di manifestazione di interesse: in realtà, il criterio utilizzato pare sia stato quello della segnalazione da parte dei soliti amici degli amici”.
“Se un professionista come Eramo – ha aggiunto – ha deciso di non accettare l’incarico non può essere per una questione di tempo o di retribuzione. Molto probabilmente non è caduto nella stessa trappola in cui è caduto Bossola, sedotto e abbandonato dalla politica”.
Infine, ancora un passaggio sulla due diligence: “E’ indecoroso aver acconsentito al ritiro del punto nell’ultima assemblea di Talete. Arena, ma anche Fratelli d’Itala e Lega, dovrebbero scusarsi per questa ennesima brutta figura”.