Una corsa contro il tempo è quella che si sta correndo in Europa, per far partire prima possibile la campagna vaccinale contro Covid. Il ministro della salute, Roberto Speranza, e i suoi omologhi europei, a cominciare dal tedesco Jens Spahn, chiedono all’Agenzia europea del farmaco (Ema) di chiudere presto le procedure che ancora mancano per l’ok finale al siero della Pfizer. L’Ema risponde anticipando al 21 dicembre la riunione nella quale dovrebbe arrivare il nulla osta definitivo.
Intanto si corre, anche in Italia, per non farsi trovare impreparati dopo l’ulteriore accelerazione europea che anticiperà anche la campagna vaccinale a cui lavora Domenico Arcuri. Domani il commissario incontrerà i ministri Speranza e Francesco Boccia e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, per la riunione finale sul progetto “primula”. “Le Regioni finora hanno fatto un ottimo lavoro con gli uffici del Governo. Domani vareremo il piano”, assicura il ministro per gli affari regionali, con l’augurio “che la stagione dei negazionisti sia cancellata per sempre”.
I ministri della salute di Italia, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera, sottolineano intanto in una nota condivisa “la necessità di coordinare gli sforzi per un utilizzo sicuro, efficiente e trasparente del vaccino”, e già si pensa a una data condivisa, una sorta di vaccino day, per l’inizio delle somministrazioni. La più grande campagna vaccinale di sempre porterà entro settembre le fiale anti-Covid a tutti: all’Italia arriveranno 28 milioni di dosi entro il primo trimestre del 2021, 57 milioni di dosi nel secondo trimestre e 74 milioni di dosi nel terzo trimestre. A queste se ne aggiungeranno ulteriori 35 milioni nel quarto trimestre del prossimo anno e 8 milioni nel primo trimestre del 2022.
Nella prima fase saranno solo 300 i luoghi di somministrazione del vaccino Pfizer, perlopiù ospedali. Questo perché le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-80 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione. La distribuzione di massa del vaccino arriverà con la seconda fase: dall’hub militare di Pratica di Mare, sul litorale romano, partiranno lotti di vaccino trasportati con il supporto delle forze armate, nei 1500 punti di somministrazione, cui si aggiungeranno una serie di unità mobili per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiungere i punti vaccinali, come gli anziani e i malati che non posso lasciare le proprie abitazioni.
Agostino Miozzo, coordinatore del Cts ha detto a Cartabianca su Rai3 che “la proiezione è di avere la copertura di gregge del 70-75% prima dell’estate: auspico e spero che sia risultato ottenibile”.
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