Ci sarebbero molti genitori che, pur sapendo che i figli sono o potrebbero essere positivi, non lo dicono alle scuole per non lasciarli a casa in isolamento.
La denuncia arriva dal sindaco di Nepi, Franco Vita. Per questo motivo, spiega, il Comune di Nepi ha deciso di chiudere le scuole: “Problematica allarmante comunicataci dai docenti è la mancata segnalazione di casi di positività o di sintomatologia all’interno dei nuclei familiari e, in alcuni casi, il non rispetto dell’isolamento previsto in attesa del tampone. Fatti sicuramente di una gravità inaudita, che mettono a repentaglio la salute di un’intera comunità. La decisione di chiudere la scuola ha la funzione di evitare che essa diventi luogo di diffusione del virus, un virus che ad oggi vi è stato portato dall’esterno. Per questo chiediamo a tutti di rispettare fuori le prescrizioni, di sensibilizzare anche i bambini ed i ragazzi all’uso di mascherine, igienizzanti e di evitare in qualsiasi modo contatti con gli altri. Il Coc si riunirà, assieme ai rappresentanti dello Stradella per verificare se la situazione permetterà o meno la riapertura della scuola trascorsi i 14 giorni”.
“Ad ora l’unica decisione ritenuta percorribile dal Coc (riunito alla presenza di maggioranza, minoranza, tecnici e rappresentanti della scuola) – dice il sindaco – è stata la chiusura per i prossimi 14 giorni dell’istituto comprensivo Stradella. Una decisione difficile ma purtroppo inevitabile, soprattutto dopo essere venuti a conoscenza di alcuni fatti. La scuola e l’istruzione sono un diritto, e come tale è sempre, inevitabilmente accompagnato da doveri. In questo periodo tutto il corpo docenti ed il personale Ata, assieme all’amministrazione, hanno messo in campo ogni strumento disponibile per sensibilizzare sulla problematica Covid con il fine di contenere l’emergenza. Sono state investite risorse ed energie, ma tutto rimane vano se non si ha la collaborazione delle famiglie. In momenti difficili come questo bisogna concludere patti di responsabilità tra istituzioni e cittadini, che purtroppo non sempre sono stati rispettati. Confrontandoci con i rappresentanti dell’Istituto e con i restanti membri del Coc è emersa una mancanza di senso civico da parte di molti, che ha finito per punire anche coloro che hanno sempre rispettato le regole”.