Con il decreto legislativo n. 44, anche l’Italia ha recepito la direttiva europea 2017/2398 del 12 dicembre 2017 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro, tra i quali è segnalata la polvere di silice cristallina respirabile, generata nei procedimenti di lavorazione della ceramica.
“Questa legge – fa notare Rifondazione comunista – rappresenta un passo fondamentale per la tutela degli operai ceramisti visto che viene finalmente riconosciuta la natura cancerogena della silice al di sopra del limite di 0,1 milligrammi per metro cubo. Questo provvedimento può rappresentare un importante passo avanti nella tutela della salute degli operai del distretto di Civita Castellana, aumentando in maniera considerevole la possibilità di inserire il lavoro del ceramista tra quelli classificati come usuranti, con tutti i benefici pensionistici, previdenziali ed occupazionali che questo comporterebbe”.
“Da anni – ancora Rifondazione comunista – stiamo duramente lavorando per raggiungere questo importante obiettivo e questo decreto ci incoraggia ad aumentare gli sforzi per percorrere ogni strada necessaria e spingere affinché venga finalmente presa una decisione in tal senso. Intendiamo farlo ad ogni livello, a partire dal nostro gruppo consiliare. Riteniamo fondamentale sensibilizzare le istituzioni sul tema, istituzioni alle quali chiediamo sin da subito la massima collaborazione con gli organismi di controllo, ad iniziare dalla Asl che, con la delibera n.1999 del 1° ottobre, ha approvato un piano mirato per la prevenzione dei rischi da esposizione della silice libera cristallina e sovraccarico biomeccanico nel comparto della ceramica di Civita Castellana, e soprattutto con i sindacati che rappresentano i lavoratori delle fabbriche del distretto industriale”.