Allarme nella zona di Ronciglione per il prosciugamento del Rio Vicano, un fosso costruito in epoca etrusca e restaurato nel XVI secolo che funge da importante emissario del lago di Vico, approvvigionando d’acqua circa 15.000 abitanti. Il suo prosciugamento sta causando numerosi problemi sia agli impianti di captazione che a numerose attività agricole e agrituristiche locali. I Comuni della zona hanno lanciato l’allarme e si aspetta un intervento della Regione Lazio. Della grave situazione si è parlato nei giorni scorsi durante una riunione di emergenza che si è svolta in Prefettura. Ora sul problema Silvia Blasi del M5S ha presentato un’interrogazione a Zingaretti.
“Il Rio Vicano – spiega – è importante per le comunità locali e la perdita d’acqua sta causando seri problemi alle popolazioni e alle attività lavorative. Inoltre, cosa da non sottovalutare, tale carenza ha un notevole impatto sul sistema ambientale della locale Riserva naturale parte di un’area definita Sito di interesse comunitario e Zona di protezione speciale”.
Non risultano peraltro concessioni rilasciate dalla Regione per grandi o piccole derivazioni che consentano l’uso di acque pubbliche del Rio Vicano tali da comportare una drastica riduzione della sua portata. Va ricordato inoltre che, una volta, la manutenzione delle chiuse, ora non più funzionanti e parzialmente interrate, era competenza dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo soppressa nel 2015.
“Ho presentato – sempre la Blasi – una interrogazione al presidente della giunta e all’assessore all’ambiente chiedendo quali siano le iniziative che intendono mettere in campo per garantire l’approvvigionamento idrico della zona, la salvaguardia dell’ambiente e la gestione e manutenzione del sistema di paratie del lago di Vico. Spero in una veloce risposta e in un’azione risolutiva ancora più celere”.