“Il direttivo del Comitato di San Pellegrino accoglie favorevolmente – si legge in una nota – il fatto che in Comune è stato detto che, dopo gli ultimi fatti di sangue, bisogna intervenire in modo più deciso per contrastare i fenomeni di degrado nel centro storico”.
Speriamo solo che tutto, come spesso accade con questa giunta, non si limiti all’ennesima enunciazione di principi a cui non seguirà nessuna azione concreta.
“Durante la seduta del Consiglio comunale – ricorda il Comitato – sono state pronunciate parole forti da parte di esponenti delle forze politiche di maggioranza che denunciano una situazione di degenerazione dilagante. Anche le minoranze consiliari si sono espresse con toni preoccupati. Il sindaco ha, peraltro, annunciato un prossimo incontro col prefetto per concertare il da farsi. L’episodio più recente di un drammatico accoltellamento ai danni di un ragazzo poco più che ventenne, avvenuto nel centro storico della città, evidentemente è suonato come un campanello di allarme”.
“Sono anni – continua la nota – che il Comitato di quartiere San Pellegrino denuncia lo stato di abbandono, l’incuria, il malcostume, la mancanza di controlli e il degrado del quartiere e di tutto il centro storico. Che è diventato sempre più teatro di risse, violenze, schiamazzi, atti vandalici, fenomeni di ubriachezza molesta e di spaccio di droga. Con la movida notturna che degenera in mala movida, provocando insicurezza e invivibilità. La gravità delle condizioni in cui versa la città impone una reazione determinata per affrontare i problemi, con un approccio di soluzione anche a monte e non soltanto a valle, e invertire il corso degli eventi”.
La conclusione: “Viterbo ha le potenzialità e le risorse per rinascere e riprendersi correggendo la rotta e la colpevole inerzia istituzionale. In questa prospettiva, il direttivo del Comitato di quartiere San Pellegrino sollecita l’amministrazione all’adozione di misure concrete che facciano seguito alle parole offrendo la sua collaborazione per risalire la china e liberare la città da degrado e degenerazione”.