Da oltre un mese l’acqua erogata dall’acquedotto comunale di Corchiano non è più destinabile al consumo umano. In altre parole, non è potabile. Con riferimento a questa pesante situazione idrica, i consiglieri comunali Livio Martini, Bengasi Battisti, Paolo Nardi e Paola Troncarelli hanno sollecitato la Talete, nelle persone del presidente e del direttore generale, a mettere in atto “tutte le possibili misure affinché la comunità corchianese possa immediatamente riutilizzare l’acqua della propria rete in quanto, come da ordinanza sindacale del 24 luglio 2020, l’acqua erogata al consumo umano tramite acquedotto pubblico non è utilizzabile per gli usi contemplati dalle norme in vigore”.
Inoltre, gli stessi consiglieri hanno chiesto al gestore unico del servizio idrico “il dimezzamento delle bollette, ossia la riduzione della tariffa del 50 per cento, per tutto il periodo relativo all’erogazione di acqua non destinabile a scopo umano, avvertendo che questa situazione sta generando inquietudine fra la popolazione”.