“Esco Tuscia, soggetto di diritto privato partecipato dai Comuni della
Provincia di Viterbo, nato per la gestione dell’energia e delle illuminazioni
pubbliche sarà una replicazione della Talete dove i cittadini pagheranno
mercificazioni senza poter minimamente incidere sulle scelte”.
A lanciare l’allarme su questa nuova anomalia, che trova la origine in seno alla Provincia, è il consigliere provinciale della lista “Per i beni comuni, Fabio Valentini.
“Come in Talete – dice Valentini – i sindaci avranno delega in bianco e non dovranno confrontarsi con gli organi di governo locali (giunta e Consiglio) per assumere decisioni. Intanto alcuni comuni stanno cedendo a trattativa privata la gestione dell’energia e dell’illuminazione per 20 anni, spesso senza capitolato di appalto e schemi di contratto. Un salto nel buio per appalti che ammontano a milioni di euro in un settore delicato per la vita delle comunità”.
“Invitiamo – conclude – i Consigli comunali a guardare con attenzione questi atti deliberativi, che in maniera affrettata e con la pressione di alcune forze
politiche vengono assunti con superficialità e senza il coinvolgimento dei
consiglieri comunali”.