Iniziata a Civita Castellana la presentazione delle liste. I termini scadono oggi. Quattro, se non intervengono sorprese all’ultimo momento, i candidati a sindaco, 7 le liste collegate. Quattro quelle che sostengono il candidato di Fratelli d’Italia, Luca Giampieri: FdI, Lega, lista civica Siamo Civita e Forza Italia. Ci sono poi la lista del Pd con Domenico Cancilla, quella del M5S con Maurizio Selli e quella di Rifondazione comunista con Yuri Cavalieri. Complessivamente scendono in campo oltre 100 candidati.
A livello politico due fatti predominanti: in casa centrodestra la fuga di candidati dalla Lega a Fratelli d’Italia, che hanno strappato al Carroccio gli ex assessori Carlo Angeletti e Angela Consoli, ma anche altri personaggi, tra cui Gloria Sanna. Tutto ciò a dimostrazione di quanto fossero fondate le minacce di Rotelli & C. quando dicevano che avrebbero sfilato a Umberto Fusco anche la sedia su cui si trova. In casa centrosinistra invece spicca la solitudine del Pd, che, grazie alla linea dettata dalla Federazione provinciale, si deve accontentare di una presenza di bandiera non essendo riuscito a costruire un campo largo né con ambienti civici, né con le altre forze dell’opposizione. Sarà interessante vedere i risultati di tutto ciò tra un mese.
Anche a Civita nel frattempo fanno discutere le dichiarazioni del capogruppo di FdI al Comune di Viterbo, Luigi Maria Buzzi, che ha ammesso che le candidature sono state decise a Roma: “Territori spartiti come a risiko – commenta Simone Brunelli -. Decisioni imposte e calate dall’alto, con rappresentanti locali che si prestano ad accettare ogni diktat. Chi fino a ieri faceva la guerra a colpi di denunce e minacce, oggi celebra la ritrovata unione, pronto tra due mesi a riportare la città nella spirale di una lotta fra bande, senza però Caprioli a rovinargli la festa. Questa non è politica ma solo ricerca spasmodica del potere”.