Una maggioranza numerica (quando, poi, i numeri ci sono, il che, come dimostra il Consiglio odierno, non sempre accade) ma non una maggioranza nella sostanza quella che scalda i banchi della Sala d’Ercole. Al di là del giudizio degli addetti ai lavori, questa è la percezione che si ha in città della giunta Arena. Fallimentari tutti le “imprese” in cui ha cercato di cimentarsi in questi due anni e semplicemente imbarazzante lo spettacolo messo in scena dall’inizio dell’emergenza Covid a oggi.
Bisogna essere preparati per governare. Bisogna studiare. Ci vuole carattere. Servono un curriculum robusto e una buona dose di intelligenza. Tutte caratteristiche che mancano agli attuali inquilini del Comune, senza contare la litigiosità estrema tra gruppi e bande che amplifica ancor di più la desolazione in cui è stato portato Palazzo dei Priori in questi ultimi due anni, caduto mai così in basso.
Le indiscrezioni parlano di una guerriglia perenne di tutti contro tutti. Ambizioni che si scontrano con altre ambizioni, e si sa: più si è incapaci e più si pretende. Giochi di potere e pure qualcuno, a quanto pare, che lavora più per sé, per prepararsi in proiezione futura alle prossime regionali e alle prossime politiche, che per il bene dell’amministrazione. Strategie e tattiche senza neanche rendersi conto che questi altri tre anni di mandato potrebbero essere per molti gli ultimi giorni di Pompei. Si sa: la psiche umana è molte volte votata all’autodistruzione.