In commissione passa per un soffio (sei voti a favore e cinque contrari) la delibera per l’affidamento della piscina alla Federazione italiana nuoto. La battaglia si sposta adesso in Consiglio comunale (venerdì) e gli esisti appaiono tutt’altro che scontati. Ha votato contro, come annunciato da settimane, anche Sergio Insogna di Fondazione.
La delibera prevede un affidamento di 8 anni, rinnovabile per altri 8. Ma la Federnuoto ha facoltà di recedere dopo tre. Circostanza, questa, che ha indotto Alvaro Ricci a fare una previsione: la Federazione utilizzerà l’impianto per gli allenamenti fino agli europei di nuoto del 2022, in programma a Roma, “e poi ce lo ridarà indietro”. Dubbi sulla regolarità dell’affidamento sono stati sollevati da vari consiglieri, come Letizia Chiatti di Viterbo 2020, che ha richiamato la lettera spedita al Comune dalla S. S. Lazio dove si fanno presenti i dubbi sulla personalità giuridica pubblica della federazioni sportive: “La materia è ora all’esame della Corte europea, che non si è ancora espressa. Il Comune di Viterbo ha però deciso che la Fin è un ente pubblico. Io ho molti dubbi”.
Significativo anche l’intervento dell’assessore allo sport, Marco De Carolis, che ha sì difeso la scelta, ma, a detta di molti, senza troppa convinzione. Anche da qui i dubbi sulla tenuta della maggioranza durante il Consiglio di venerdì, posto che l’affidamento alla Fin è una volontà del sindaco (un “capriccio” lo ha definito Insogna) che sta facendo storcere il naso a molti.