
Ci risiamo. Bollette dell’acqua inviate da Talete con importi – così lamentano molti cittadini – da capogiro. Sono quelle relative al secondo trimestre 2020 di cui, da più parti, era stata chiesta la sospensione causa emergenza Covid. E invece niente. Non solo sono state recapitate nonostante i problemi che stanno vivendo molte famiglie, ma addirittura in parecchi casi sarebbero sovrastimate. Tutto stavolta nascerebbe sia dall’applicazione delle nuove tariffe decise a fine 2019, sia dai conguagli eseguiti a primavera con il passaggio nelle abitazioni degli addetti alla lettura dei contatori. Ebbene, sostengono in molti che a taluni utenti sarebbero stati fatturati consumi maggiori senza prendere in considerazione appunto i conguagli laddove essi avrebbero messo in evidenza proprio consumi minori.
Al di là di ciò, i problemi aumentano quando si prende il mano il telefono per contattare gli uffici: un’impresa, con la conseguenza che i cittadini sono costretti a mettersi in fila per ore recandosi direttamente sul posto. Sulla situazione interviene Yuri Cavalieri, candidato a sindaco di Rifondazione comunista a Civita Castellana: “Gli aumenti della Talete sono uno schiaffo ai cittadini. In questi giorni stanno arrivando le bollette idriche che, oltre al solito salasso, sono accompagnate anche da una lettera in cui vengono chiarite le nuove tariffe che modificano le precedenti con un aumento dell’8,5%. Sono aumenti che sono stati decisi col voto dall’assemblea dei sindaci il 30 dicembre 2019. Per noi questo voto è stato uno schiaffo alla volontà dei cittadini espressa attraverso mozioni votate da numerosi Consigli comunali tra i quali quello di Civita Castellana. Questa situazione non è più tollerabile.Non possono essere sempre i cittadini a pagare la mala gestione della società. Per questo chiediamo le dimissioni del cda di Talete, il rispetto delle mozioni votate nei Consigli comunali e l’immediato stop agli aumenti in bolletta con la conseguente attuazione della legge regionale 5 del 2014 che riporterebbe sotto controllo diretto dei Comuni la gestione dell’acqua”.