Dal bollettino di Accademia Kronos riprendiamo un intervento di Filippo Mariani.
Che sta accadendo? Più volte abbiamo spiegato che il cambiamento climatico in atto su tutto il globo, non vuol dire solo aumento della temperatura, ma anche situazioni anomale che gli stessi meteorologi e climatologi stentano a capire, vedi ad esempio l’inaspettato e violento nubifragio a Palermo, le temperature che in alcune regioni del nord al primo mattino hanno fatto registrare + 7 o 9 gradi Celsius, piccole e anomale bolle di calore localizzate in Puglia e in Sardegna, l’arrivo delle locuste in Sardegna, ecc. ecc. Mentre come contro altare abbiamo lungo il Circolo Polare Artico temperature record che si avvicinano e a volte superano i + 38°C.
Insomma non ci si raccapezza più! Tornando a parlare del Bacino del Mediterraneo e, quindi, del nostro Paese, i climatologi ci fanno osservare alcune situazioni che direttamente o indirettamente causano anomalie anche nel nostro clima:
1) Il nord dell’Atlantico fa registrare un’ insolita e anomala diminuzione di temperatura;
2) L’antica e amica Alta pressione delle Azzorre, che ci regalava estati calde ma gradevoli e bloccava le infuocate correnti calde Sahariane ormai ci ha lasciati preferendo altre zone tra la Spagna e l’Islanda;
3) La calda corrente del Golfo, che mitigava in inverno il clima del Nord Europa, a causa dell’apporto sempre più massiccio delle acque dolci che si riversano nel mare del nord a causa della rapida fusione dei ghiacciai della Groenlandia, sta rallentando sempre di più fino, così ci dicono gli scienziati, a scomparire. Questo vuol dire un profondo cambiamento climatico su gran parte del continente europeo;
4) Il riscaldamento eccessivo dell’alta atmosfera sta dilatando, allargandola, la stratosfera, influenzando significativamente la zona sottostante, la troposfera, l’involucro di gas che ci consente di vivere. Questo determina che le tradizionali corresti circolari che si trovano sul Polo Nord vengono stravolte e obbligate a scendere di quota fino ad investire parte dell’Europa orientale e arrivare fino al Mediterraneo.
Ci sono altri fenomeni secondari che anch’essi incidono sul clima globale dell’emisfero nord del pianeta.
E allora cosa dobbiamo aspettarci?
Più volte abbiamo parlato del clima della terra come un puzzle le cui tessere si incastrano tra di loro e determinano condizioni inaspettate in vari luoghi del pianeta. Quindi potremmo benissimo chiudere questo luglio, almeno fino a martedì 21, come il mese più fresco degli ultimi 20 anni, e registrare forse un autunno tra i più caldi di sempre.
Il danno che le attività umane hanno provocato all’ambiente naturale ed al clima della Terra, purtroppo ci costerà per il futuro situazioni strane, particolari e a volte da record. In natura, questo va sempre ricordato, esiste la regola del feedback, ossia ad un’azione che rompe un equilibrio stabile che si è mantenuto tale per secoli e millenni, bisogna aspettarsi una risposta che prevede l’istaurazione di un nuovo equilibrio che inevitabilmente influenzerà, come in un puzzle, altri equilibri confinanti in una sorte di reazione a catena. Questo lo abbiamo visto soprattutto con Ebola, la prima Sars ed ora con il Covid19.
Quindi non è più il caso di meravigliarci in futuro quando potranno manifestarsi situazioni meteo-climatiche anomale, ogni giorno, infatti, potrebbe capitare di tutto e di più. Buon divertimento!!