Amareggiati e delusi i cittadini di Monte Romano per la possibile chiusura della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Sono giorni che si rincorrono le voci e insieme ad esse anche il malumore generale visto che si tratta di un’agenzia importante ed essenziale sotto tanti punti di vista. Già da qualche settimana l’apertura degli uffici è stata ridotta a due volte alla settimana, prevedendo aperture extra nei giorni di erogazione della pensione, ma la paura è che tutto questo sia il preludio di una chiusura totale.
“Adesso ci lasciano anche senza una banca – afferma un abitante -. Dopo saremo costretti ad andare a Tarquinia o Montalto”. Un disagio enorme per tutti, ma soprattutto per quelle persone anziane che hanno evidenti difficoltà nel muoversi da sole. “Non ci daremo per vinti – sostiene un altro cittadino – faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per scongiurarne la chiusura”. E difatti è già partita una raccolta firme perché “non si può dimenticare che non tutti, nello specifico gli anziani, hanno la possibilità di effettuare operazioni on line”. Per non parlare delle attività economiche locali che in un periodo funestato dal coronavirus si ritrovano senza la professionalità, l’aiuto e il supporto economico e sociale di una banca sul territorio.
“Il ruolo e la presenza costante di una banca – si legge nel foglio della raccolta firme – in una realtà piccola come la nostra, risulta essere fondamentale nella quotidianità degli utenti ma lo è soprattutto per lo sviluppo e il progresso della comunità, al servizio della quale, svolge un’opera di primaria importanza e di pubblica utilità”. Motivo per cui attraverso la sottoscrizione popolare, i cittadini di Monte Romano intendono chiedere alla direzione generale della BCC di Roma di “ripristinare l’apertura quotidiana dell’agenzia del paese potenziandola nei servizi e nel personale affinché possa continuare a essere al fianco dei propri soci/clienti e al servizio della intera collettività”.