E’ pronto da diverse settimane il nuovo orario dei treni della ferrovia Roma Nord, costruito da Atac tenendo in considerazione le direttive Ansf, volte ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori e del personale, e le istanze dei pendolari, dei Comuni interessati dalla tratta e delle scuole. Tuttavia non entra in vigore. Come mai?
Se lo chiede il comitato dei pendolari Trasportiamo: “La politica dell’immobilismo non ci appartiene – si legge in una nota -. Con la ripresa delle attività sono tornate a crescere le esigenze del territorio, che però non trovano un riscontro adeguato nell’attuale servizio, fermo alla fase dell’emergenza sanitaria. Il nuovo orario riuscirebbe invece a colmare le lacune evidenziate. Punto di forza è l’intensificazione dell’offerta ferroviaria, mediante una ponderata e congeniale redistribuzione delle tracce orarie, collocate nelle fasce fondamentali della giornata. Rispetto alle attuali 154 corse urbane e 24 extraurbane, il nuovo orario prevede 192 corse urbane e 40 extraurbane, con l’impiego dello stesso numero di materiale rotabile”.
“Considerati i benefici del muovo orario e la necessità di applicarlo da subito, prima della riduzione estiva – conclude il comitato – viene da chiedersi: chi lo blocca e/o boicotta? Eppure la Regione Lazio si è detta disponibile all’iniziativa nel corso della videoconferenza di fine maggio, nella quale era presente l’assessore Mauro Alessandri. E’ forse accaduto un corto circuito all’interno dell’Atac, in cui sarebbero entrate in conflitto le anime conservatrici con quelle innovatrici?”.