Una “sobria” iniziativa per ricordare i 750 anni dalla chiusura dei cardinali all’interno del palazzo papale e lo scoperchiamento del tetto si sarebbe dovuta svolgere sabato 21 giugno alle 10.30 a piazza San Lorenzo. Grazie ai figuranti de La Contesa – avevano detto il sindaco e l’assessore De Carolis tramite un comunicato stampa diffuso venerdì – Viterbo avrebbe dovuto rivivere alcuni momenti che hanno segnato la storia della città, tra cui appunto la chiusura dei cardinali all’interno della “grand’aula del palagio vescovile” ordinata dal capitano del popolo Raniero Gatti, dopo varie proteste, affinché si giungesse finalmente all’elezione del successore di Clemente IV, morto nel 1268, e il famoso scoperchiamento del tetto da parte dei cittadini, stanchi di attendere l’elezione del nuovo papa. Alla cerimonia sarebbe dovuto intervenire il vicario generale della diocesi di Viterbo Don Luigi Fabbri.
E invece no. Tutto ciò non ci sarà: “Per evitare possibili assembramenti e nel pieno rispetto delle attuali normative riguardanti l’emergenza epidemiologica, l’iniziativa verrà realizzata in forma privata, in altra sede. La stessa verrà veicolata successivamente attraverso i canali istituzionali social del Comune di Viterbo”.
Come al solito, in Comune la mano destra non sa quello che fa la sinistra.