“Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m”.
E’ quanto prevede uno degli allegati al Dpcm emanato per regolare la fase 2. I gestori delle strutture dovranno “predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare. E’ necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto. Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.”
Dunque non va abbassata la guardia neanche quando si va in vacanza. Sulla necessità di stare sempre in allerta è intervenuto ieri anche Zingaretti: “Domani – ha detto – riprendono molte attività ma voglio lanciare un appello. Attenzione: il coronavirus è attivo e in circolazione. Abbiamo concordato protocolli di sicurezza. Usare le mascherine, mantenere le distanze, igiene personale continua e degli ambienti, rispettare le regole è importante o tutto sarà stato inutile. La voglia di vivere deve unirsi alla prudenza e alla responsabilità. Difendiamoci”.