Un vero atto di accusa contro l’intera classe politica della provincia di Viterbo, quello del sindaco Angelo Giuliani, dopo la decisione delle Ferrovie di realizzare una nuova stazione per l’alta velocità in provincia di Frosinone, e non a Orte. Sul progetto hanno firmato un protocollo di intesa con la Regione.
La provincia di Viterbo resta ancora una volta a bocca asciutta. Colpa di tutti, a tutti i livelli: dei parlamentari locali, che non sono in grado di contare a livello romano; e di una scarsa incisività delle istituzione, a cominciare dal Comune di Viterbo e dalla Provincia. E’ mancato un gioco di squadra e sono venute meno, come sempre, la determinazione e la capacità relazionale nei tavoli che contano.
“Alla Tuscia – sintetizza Giuliani – è mancata unità di intenti. Credo – aggiunge – che le forze politiche viterbesi attualmente non hanno la forza per imporsi all’interno di un contesto regionale che è dominato da Roma e Frosinone. Lo dimostra anche il fatto che per la nostra provincia non è stato previsto niente neanche per la linea ferroviaria Roma-Viterbo. Anche in questo caso i finanziamenti sono stati stanziati per il tratto Roma-Cesano-Bracciano, mentre per l’ultimo, quello che raggiunge Viterbo, non è stato previsto nulla”.
“Personalmente – conclude Giuliani – mi aspetto che le forze politiche si impegnino a ridare dignità al territorio viterbese”.
In questo quadro, appaiono del tutto inutili le giustificazioni del consigliere regionale Enrico Panunzi, secondo il quale “l’alta velocità a Frosinone non esclude Orte”. Sì, ma quando? Quando lo firmeranno un protocollo d’intesa anche per la nostra provincia? A ciò dovrebbe rispondere Panunzi, tutto il resto è noia. Come noia sono le esternazioni di Rotelli e Fusco, bravi a prendersela con la Regione, ma non in grado di spiegare cosa, di diverso, hanno hanno fatto e prodotto loro.