Partono a maggio nel Lazio i test sierologici, ne saranno subito eseguiti 300 mila, agli operatori sanitari e al personale delle forze dell’ordine. La delibera contenente le linee guida per la loro esecuzione è stata firmata dalla Regione. Sarà la base di partenza per un’indagine ad ampio spettro sulla diffusione del Covid nel territorio, determinante per contenerne l’espansione e prevenirne nuove ondate.
La gara per l’acquisto dei 300 mila kit dovrebbe concludersi entro il mese di aprile e dai primi di maggio partirà la campagna per tutto il personale delle strutture pubbliche e private, sanitarie e socio sanitarie, compresi i lavoratori che operano nei servizi esternalizzati e il personale delle forze dell’ordine. In caso di positività, sarà il sistema sanitario regionale a prendere in carico il paziente per la successiva effettuazione del tampone.
La delibera approvata individua le caratteristiche tecniche per le indagini di sieroprevalenza attraverso diverse tipologie di metodiche: in particolare le tecniche Elisa e Clia che richiedono un prelievo venoso e fluorescenza in Poct che richiede prelievo capillare. Questi test non danno alcuna patente di immunità, ma servono a verificare come è circolato il virus in determinati contesti. L’adesione all’indagine è individuale e volontaria e l’operatore sanitario e delle forze dell’ordine dovrà essere informato della valenza e dei limiti del test sottoscrivendo l’autorizzazione all’utilizzo dei suoi dati e l’utilizzo ai fini di sanità pubblica. In caso di riscontro di positività sierologica alle IgG (immunoglobuline G) si dovrà eseguire il tampone naso-faringeo, in caso di positività il soggetto deve esser posto in isolamento, con segnalazione al medico curante. Saranno, con successivo provvedimento della Direzione regionale salute, adottati i format da utilizzare per l’informativa e l’adesione del lavoratore sottoposto ad indagine, l’approvazione dell’elenco dei laboratori di analisi autorizzati in grado di effettuare test sierologici per l’identificazione di anticorpi diretti verso il virus SARS-COV 2. La delibera riporta anche i valori indicativi dei test sierologici relativi al nomenclatore regionale che sono: per il prelievo di sangue venoso 2,58 euro, per il prelievo a domicilio di sangue venoso 14 euro, per quanto riguarda il test sierologico la ricerca di anticorpi da siero in Elisa/Clia 12,65 euro, ovvero per la ricerca di anticorpi con metodo capillare in immunofluorescenza 15,07 euro.