La polizia postale di Roma ha scoperto due raccolte fondi non autorizzate e sconosciute agli enti beneficiari sull’emergenza coronavirus. La prima era in favore della terapia intensiva dell’ospedale Spallanzani di Roma. L’iniziativa, pubblicizzata sulla nota piattaforma internazionale per la raccolta fondi gofundme (che è assolutamente estranea agli illeciti accertati), si prefiggeva l’obiettivo di raggiungere la somma di 100.000 euro e, per rendere ancor più credibile la truffa, all’interno della pagina web riportava indebitamente il logo della Regione Lazio, oltre a indicare come persona di riferimento il presidente Nicola Zingaretti. L’altra raccolta fondi illecita, era pubblicata su una specifica pagina Facebook e, in questo caso, l’apparente beneficiario delle somme raccolte sarebbe stato l’ospedale San Camillo di Roma. Le indagini hanno però consentito di accertare che l’ospedale non era a conoscenza della raccolta fondi e che le somme di denaro donate sarebbero confluite su una carta di credito ricaricabile intestata a una persona di Roma. Per questo gli agenti della Postale, coordinati dal pool reati informatici della Procura della Repubblica di Roma, hanno provveduto ad oscurare le due pagina web, hanno quindi denunciato due persone mentre continuano le indagini per identificare ulteriori responsabili dei reati di truffa aggravata. |