Una Pasqua light, per lo meno rispetto ad altre volte. L’emergenza coronavirus costringe gli italiani a rivedere le loro abitudini anche a tavola: quest’anno infatti verranno investiti 1,1 miliardi per prodotti tipici, vino e ingredienti delle ricette tradizionali, con un taglio alle spesa di circa il 27%. E’ la rilevazione di uno studio di Coldiretti/Ixè per la Pasqua 2020, condizionata dalla chiusura forzata al pubblico di ristoranti, trattorie e agriturismi, per contrastare la diffusione del Covid-19.
Per garantire che possano festeggiare anche le persone che non hanno cibo sufficiente – si stima siano 3,2 milioni – quest’anno saranno le pietanze ad arrivare direttamente nelle case degli italiani. “Gli agriturismi di Campagna Amica – sottolinea l’associazione – si impegnano a consegnare il pranzo pasquale lungo tutta la penisola con la possibilità di offrirlo ai più bisognosi grazie all’iniziativa della spesa sospesa”. Per aiutare le persone in difficoltà chi andrà a fare la spesa potrà infatti acquistare gli alimenti che saranno affidati ad associazioni di volontariato, oppure fare un’offerta grazie alla quale verranno acquistati prodotti del territorio. E permettere ai cuochi contadini, che consegneranno a domicilio, di cucinare i piatti pasquali della tradizione. Dai ravioli del plin piemontesi al capretto al forno lombardo, senza dimenticare la coratella di agnello in Umbria e Marco o l’abbacchio nel Lazio.
Per la portata finale, invece, gran parte degli italiani ricorrerà al fai da tè. Secondo l’indagine Coldiretti infatti più della metà delle famiglie (53%) preparerà in casa i dolci tipici della Pasqua. «La necessità di passare il tempo fra le mura domestiche ha spinto al ritorno della cucina casalinga – sottolinea la Coldiretti – e la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione». Nelle ultime cinque settimane gli italiani, secondo i dati dell’associazione, hanno riempito i carrelli quasi raddoppiando gli acquisti di farina (+100%) e lievito di birra (+73%), ma l’aumento è stato del 43% per lo zucchero e del 40% per le uova, che sono quest’anno le vere star della settimana della cucina delle feste a fronte di un crollo del 30-40% per quelle confezionate al cioccolato. Una tendenza che si accentua con l’avvicinarsi della Settimana Santa durante la quale – secondo la Coldiretti – saranno ben oltre 400 milioni le uova ’ruspantì consumate secondo tradizione sode per la colazione, dipinte a mano per abbellire le case e le tavole apparecchiate o utilizzate in ricette tradizionali o in prodotti industriali e artigianali.