A Monte Romano costituito il Comitato promotore che nelle prossime settimane presenterà alla Regione Lazio la candidatura a bio-distretto dei territori di Allumiere, Monte Romano, Tarquinia e Tolfa.
“Il fine – dice il Comune di Tarquinia – è di diffondere la cultura del biologico e i principi dell’agro-ecologia e stabilire un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con le esigenze dei territori e delle comunità insediate, tenendo conto dei principi fondamentali del ‘bio’ formulati dalla Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica: benessere, ecologia, equità e precauzione”.
Un cammino, quello che ha coinvolto i 4 Comuni e le loro Università agrarie, anch’esse firmatarie dell’atto costitutivo del Comitato promotore, iniziato qualche mese fa grazie alla spinta di Terre della Farnesiana, associazione tarquiniese che raggruppa diversi bio-produttori dell’aera che insiste sulla Valle del Mignone e alla collaborazione della Rete internazionale dei bio-distretti.
Hanno finora aderito oltre 50 aziende biologiche del territorio ma anche associazioni, enti ed istituti, quali Camera di commercio, Confcooperative, Cia, Condotta Slow, Associazione allevatori del cavallo di razza tolfetana, Istituto italiano per lo sviluppo rurale e Istituto di istruzione superiore Vincenzo Cardarelli.
Il bio-distretto è un modello territoriale di innovazione delle politiche e dei programmi agricoli, agroforestali, alimentari e di sviluppo rurale a livello locale e nazionale, che permette, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini ed il partenariato delle amministrazioni pubbliche e dei privati, di coordinare con efficacia le risorse umane, sociali ed economiche, pubbliche e private, in logiche di governance multilivello, affrontando le attuali sfide sociali, economiche, ambientali e dei cambiamenti climatici in coerenza con gli orientamenti e le indicazioni dell’Agenda Onu 2030, dell’Unione europea e della Commissione europea.