E intanto il prefetto convoca i sindaci per mercoledì 26 febbraio alle 17. Obiettivo: comunicare a tutti le linee guida regionali già illustrate ai rappresentanti territoriali del governo durante un summit che si è svolto lunedì. La riunione giunge dopo quella del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Forze dell’ordine e sindaci sono tutti chiamati a gestire l’emergenza sanitaria, ma anche la psicosi che si è innescata negli ultimi giorni. Da segnalare sempre per mercoledì 26 febbraio anche una riunione del Comitato di rappresentanza dei sindaci presso la Asl.
Nel frattempo sembra rientrato l’allarme nell’Alta Tuscia dopo che domenica sera si era appreso che un’infermiera che lavora a Piacenza, originaria della zona e in visita ai parenti a Proceno il 15 e 16 febbraio, era risultata positiva ai test. Da qui la decisione del sindaco di Acquapendente (al pari di quello di Sorano e Pitigliano) di chiudere le scuole per due giorni. Riapriranno oggi, così come a Orte, dove le aule sono state disinfestate.
“Le verifiche di controllo sulle persone entrate in contatto con l’infermiera a cui a Piacenza – si legge in una nota dei primi cittadini dell’Alta Tuscia – è stato diagnosticato il contagio da Coronavirus sono state completate. I risultati sono negativi. Quindi, nel territorio dei nostri Comuni rientra l’allerta contagio. Le persone coinvolte nell’episodio saranno comunque sottoposte a isolamento precauzionale per il periodo previsto dai protocolli sanitari. Restano complessivamente attive tutte le misure di prevenzione previste a livello nazionale”.
Già riaperte anche le scuole di Tuscania: a Bartolacci, che lunedì aveva mandato i carabinieri a prendere una bidella per il semplice fatto che la donna era stata al carnevale di Venezia è stato infatti subito detto di “stare tranquillo”.