Si chiama Franco di nome e Vita di cognome. In provincia non lo conosce nessuno, ma a Nepi è un boss. E’ il sindaco del paese. Incollato sulla poltrona con il mastice da qualche decennio. Non nuovo a esternazioni non proprio politicamente corrette, stavolta ci manca poco che non fa scoppiare una guerra con Ronciglione. Con un lunghissimo post su Facebook ha infatti invitato gli studenti nepesini a iscriversi al liceo del loro paese e a non andare in quello “inidoneo” della vicina cittadina cimina. Chi non obbedisce è un “ingrato”.
“Entro il 31 marzo – scrive Vita – scade l’ulteriore termine per poter cambiare la prima richiesta di iscrizione. Una riflessione è d’obbligo: da più tempo stiamo sollecitando gli studenti nepesini a iscriversi al loro liceo scientifico, ma ancora qualcuno ha scelto una sede diversa, principalmente quella di Ronciglione. Come è noto il liceo di Ronciglione si trova in un vecchio palazzo poco indicato per accogliere le aule ed in una sede distaccata. Inoltre, frequentando, pur non essendo costretto, una sede fuori dal proprio comune, lo studente deve affrontare un viaggio togliendo spazio al proprio tempo libero e a quello dedicato allo studio. Per le famiglie vi è il disagio, oltre al costo, per il viaggio, associato ad una situazione non ideale per seguire il proprio figlio durante il corso di studi, in un periodo particolare per la sua sana crescita. Per chi frequenta il liceo di Nepi questi disagi non esistono: gli studenti stanno in un’unica struttura, in una località e in un ambiente tranquillo riservato a loro, con servizi e ampi spazi anche all’aperto. E’ una sede costruita negli anni ’50 con destinazione scolastica. A questo punto – continua – mi rimane difficile comprendere le motivazioni che hanno indotto questi studenti e le loro famiglie a iscriversi, pur avendolo a Nepi, ad un liceo con sede fuori dal proprio comune. Certamente non hanno reso onore al proprio comune. Noi amministratori ci impegniamo per mettere a disposizione dei nostri studenti le migliori condizioni possibili, ma prendere atto che vengono scelte sedi fuori dal nostro Comune è un’offesa a quanto è stato ottenuto e a quello che vogliamo fare per migliorare l’offerta scolastica. Indubbiamente mostrano uno scarso attaccamento al loro comune ed alla realtà sociale in cui vivono. Inoltre con questo comportamento si prestano alle intenzioni di qualche Comune limitrofo che vuole far chiudere l’istituzione del liceo scientifico a Nepi, a vantaggio del proprio. Sarebbe ancora più sciocco se tale decisione è la conseguenza di motivazioni non inerenti alla scuola. Non voglio offendere nessuno e prendo atto delle scelte contrarie alle indicazioni di questa amministrazione, ma certo il loro comportamento, nella migliore interpretazione, non mi sembra che sia supportato da valide motivazioni”.
Secca la replica dell’assessore alla cultura di Ronciglione, Massimo Chiodi: “Ho letto con un misto di sorpresa e indignazione le recenti esternazioni sui social del sindaco di Nepi Franco Vita. Ritengo che per un amministratore sia doveroso occuparsi e preoccuparsi delle istituzioni scolastiche che sorgono sul proprio territorio, penso che il suo compito sia quello di permettere ai propri cittadini di esercitare nel miglior modo possibile il diritto allo studio e all’accesso alla formazione”. Per l’ex sindaco Pietro Soldatelli, invece, “fare del proprio meglio per mantenere/migliorare l’offerta degli indirizzi scolastici sul territorio è cosa buona e giusta che ogni amministratore deve fare. Denigrare pubblicamente le istituzioni scolastiche di altri comuni ed accusare i ragazzi che le hanno scelte, di essere sciocchi, di essersi fatti indurre, di avere scarso attaccamento al proprio Comune e addirittura di aver arrecato un’offesa all’amministrazione comunale, non solo è da stigmatizzare, ma rischia anche di essere controproducente rispetto agli esiti auspicati e auspicabili”.