La notizia dell’avviso di garanzia al primario facente funzioni del pronto soccorso di Belcolle, Daniele Angelini – sebbene attesa, trattandosi di un atto dovuto nell’ambito delle attività di indagine volte a chiarire le esatte cause della morte della sedicenne di Montefiascone – è piombata come una bomba nell’ambiente della sanità viterbese, poco abituato a salire alla ribalta delle cronache per eventi di questo tipo.
Il punto è che la notizia è arrivata dopo due giorni di attenzione mediatica senza precedenti e subito dopo un altro accadimento sul quale sta indagando la Procura della Repubblica: la morte del maresciallo Domenico Lippolis, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari il 7 febbraio dopo un intervento chirurgico per la rimozione di una neoformazione alla colonna vertebrale. L’indagine, condotta dal pubblico ministero Franco Pacifici, è scattata dopo la denuncia della famiglia, che avanza dubbi sulla tempistica con cui è stata eseguita l’operazione dal momento che il paziente è entrato in ospedale mentre si trovava ricoverato a Villa Immacolata per un periodo di riabilitazione post ictus.
Di fronte ai due casi sale l’imbarazzo della direzione generale della Asl. Che finisce a sua volta sotto accusa per la diffusione, qualche ora dopo la morte della ragazzina, di un comunicato nel quale affermava che alla paziente erano stati diagnosticati problemi di tipo psicologico, ragione per cui le era stata prescritta una visita da uno psichiatra. Sembra che l’uscita non sia stata per nulla gradita dagli inquirenti che già si erano messi all’opera per capire cosa fosse realmente accaduto.
Nel frattempo è motivo di dibattito anche il concorso per primario titolare del pronto soccorso. Angelini è infatti solo il facente funzioni. Alla selezione terminata già da tempo non è stato infatti ancora dato seguito. Non si comprende il perché di questi ritardi, che oltretutto, oltre al pronto soccorso, accomunano anche altri settori dell’azienda, laddove i concorsi vengono banditi ma poi le nomine vanno a rilento.