Pesantissime le condanne chieste dall’accusa al processo con rito abbreviato sulla mafia viterbese. L’udienza, iniziata stamattina a piazzale Clodio a Roma, si è conclusa in serata. Alla sbarra 10 dei 13 arrestati, definiti dai pubblici ministeri Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci estremamente “pericolosi come dimostrano le condotte efferate ai danni delle parti offese”. Come si ricorderà, gli arresti, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, scattarono poco più di un anno fa, esattamente il 25 gennaio del 2019. Il processo proseguirà il 20 marzo e il 3 aprile. Da considerare che, se condannati, gli imputati, avendo scelto il rito abbreviato, beneficeranno di uno sconto pari ad un terzo della pena che gli sarà inflitta.
I pm hanno chiesto 20 anni e 20 mila euro di multa per Giuseppe Trovato e Ismail Rebeschi; 16 anni e 20 mila euro di multa per Spartak Patozzi; 14 anni e 16 mila euro di multa per Gabriele Laezza; 14 anni e 10 mila euro di multa per Shkelzen Palozzi; 12 anni e 4 mesi per Luigi Forieri; 10 anni e 8 mesi più 10 mila euro di multa per Fouzia Oufir; dieci anni per Gazmir Gurguri; 9 anni e quattro mesi per Martina Guadagno; e 8 anni per Sokol Dervishi. Per Trovato, Rebeshi, Forieri, Gurguri, Laezza e Patozzi sono stati chiesti anche tre anni di libertà vigilata.
Il 9 marzo comincerà il processo ordinario a Viterbo per Manuel Pecci, Emanuele Erasmi e Ionel Pavel.