Il Coronavirus “colpisce” anche alle nostre latitudine. In senso lato, per ora. Indirettamente cioè, dato che si stanno svuotando tutti i locali cinesi della provincia. Emblematico il caso di Orte, dove è notizia di poche ore fa addirittura la chiusura del ristorante che si trova davanti al casello autostradale a Caldare. Crocevia di centinaia di turisti ogni giorno in transito da Roma verso la Toscana e il Nord Italia, ormai da dieci giorni non aveva più clienti, complice la decisione di bloccare i voli provenienti dalla Cina. I proprietari avrebbero deciso di licenziare tutto il personale.
Nel frattempo, l’allarme per possibili casi a rischio arriva a Rieti, dove due cittadini, sospettati di aver contratto il virus, sono stati ricoverati allo Spallanzani per accertamenti. Si tratta di un 16enne e di sua madre, che vivono nel capoluogo sabino. Sottoposti ai test previsti dal protocollo, stanno aspettando i risultati. Il giovane, rientrato il 5 febbraio in Italia da Honk Kong, che va detto non è zona a rischio, dove si trovava per un viaggio studio, ha accusato infatti febbre, mal di testa e dolori articolari. Al momento non è noto se madre e figlio abbiano avuto contatti in città con familiari e altri reatini. La situazione viene in queste ore monitorata dalle autorità cittadine e dalla Asl.