Coronavirus: cari viterbesi state calmi. Belcolle è attrezzato per fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza. Lo dice la Asl, per cui, se vi fidate della sanità viterbese, potete dormire tra sette guanciali.
Che le cose starebbero così lo hanno assicurato in Consiglio comunale, convocato per iniziativa della Lega, il direttore generale, Daniela Donetti, e vari responsabili medici, chiamati a confortare la politica e la città circa la presenza di eventuali casi sospetti o reali che siano, ovvero sulle capacità di intervento da parte del personale medico e paramedico locale.
La direttrice sanitaria, Antonella Proietti, ha ammesso che l’allerta esiste, ma nel nostro Paese “la situazione è sotto controllo”. In ogni caso, l’azienda sanitaria viterbese ha attivato il protocollo di emergenza che prevede il trasferimento dei casi più o meno sospetti allo Spallanzani di Roma, dove il paziente verrà preso in carico con tutte le precauzioni possibili ed immaginabili. Nessun pericolo, ha detto, per quanto concerne gli aspetti logistici: eventuali cittadini sui quali ci fosse necessità di eseguire accertamenti più approfonditi, al pronto soccorso saranno trattati in un ambiente allestito ad hoc, quindi isolato dal resto del reparto. Anche le ambulanze per il trasporto a Roma sono dotate di particolari sistemi di sicurezza. In pratica, sarebbe stato predisposto tutto in modo da isolare l’eventuale “untore”, evitando in questo modo che possa spargere il virus a chi si trovasse nei paraggi.
Queste le rassicurazioni dei vertici, ribadite anche dai responsabili di malattie infettive e pronto soccorso, Luciano Caterini e Daniele Angelini. A livello epidemiologico è stato invece ribadito ciò che in televisione vanno dicendo da 15 giorni a questa parte e cioè che al momento ancora non esiste una terapia in grado di affrontare l’alieno per combatterlo efficacemente. Allo stesso modo sono stati messi in guardia i cittadini dai facili allarmismi: fa più morti l’influenza normale che il Coronavirus.
E’ stato poi assicurato che il contagio (prevalentemente tramite vie aeree) avviene solo da persone con sintomi conclamati, il che vuol dire che se uno ha contratto il virus ma non ha ancora sviluppato la malattia non è un pericolo per nessuno in quanto in queste condizioni non trasmette il virus. Ergo: va bene la prevenzione, ma senza esagerare. Ad esempio, è inutile dotarsi di mascherine, tanto non servirebbero a niente. Una curiosità: gli accessi ai pronto soccorso di persone preoccupate stanno aumentando, ma il fenomeno è dettato dalla psicosi che è nata in questi ultimi giorni.