Raccolte a Blera 600 firme per chiedere al Comune di uscire dalla Talete.
“In questo periodo, nonostante il clamore suscitato in paese dall’iniziativa – commenta il Comitato Basta Talete – ha colpito il silenzio dell’amministrazione attualmente in carica. Non un post, non una dichiarazione pubblica, niente di niente, di fronte ad una pressione, mediatica e non, sempre più incalzante”.
“Abbiamo scoperto – dice Luca Torelli, uno dei promotori del Comitato – che Talete ha un debito di circa 500.000 euro (circa 350 euro ad utenza) verso il Comune di Blera. Nonostante ciò sono state pagate consulenze di dubbia utilità, pare siano aumentate le indennità ai dirigenti e sono state assunte altre persone con metodi definiti da molti discutibili. Per coprire questa enorme voragine debitoria, i sindaci dei comuni soci di Talete, nell’assemblea di fine dicembre, hanno approvato un aumento del 7.50% sulle prossime fatturazioni. Di fatto, con la sua presenza in assemblea, anche il Comune di Blera ha partecipato all’approvazione di questo aumento”.
Tutto ciò, secondo Torelli, “fa dedurre che non solo i membri dell’attuale amministrazione non vogliono uscire da Talete, ma sono favorevoli a far pagare ai cittadini l’incapacità politica che ha creato questa situazione assurda. All’approssimarsi delle elezioni comunali di maggio, troverete molti amministratori (o figuranti degli stessi) che, dal 2006 ad oggi, non solo hanno deciso di consegnare il servizio idrico di Blera alla Talete, ma hanno contribuito ad impoverire i cittadini con gli aumenti delle tariffe. Parliamo delle amministrazioni del 2005 del Partito democratico, del 2010 di Forza Italia e del 2015 ancora del Pd. La cosa curiosa è che, insieme ad altri assessori e consiglieri degli ultimi 15 anni, faranno tutti parte della stessa lista, o della stessa ammucchiata”.
La conclusione: “Basta Talete, basta interessi e basta con la politica di chi fa affari con i beni della comunità. La nostra acqua e la nostra salute non saranno più sul mercato”.
La raccolta firme continua.