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Home » Politica » Step by step, della Roma Nord non resteranno che macerie

Step by step, della Roma Nord non resteranno che macerie

30 Dicembre 2019

Pendolari sempre più sul piede di guerra. “Una parola che ci fa inferocire – dicono – è il termine: step by step. Cioè passo dopo passo. Come se fino ad oggi si fosse fatto qualcosa. Da quando è stata costruita, sulla Ferrovia Roma Nord non si è fatto mai niente. Si sono sperperati i soldi in opere inutili e se questa ferrovia e giunta ai nostri giorni lo si deve alla famiglia Maestri e a tutto il personale, specialmente quello in quiescenza, che, con costanza e dedizione, l’hanno fatta funzionare ricorrendo ad artifici inimmaginabili”.

Tutto questo preambolo per dire che un rappresentante del Comitato dei pendolarti della Roma Nord nell’avvicinarsi a un dirigente della Regione, venerdì scorso, si è sentito rispondere step by step alla domanda sul motivo per cui nel crono-programma dei lavori vengono investiti 10 milioni di euro per le officine dell’Acqua Acetosa, “quando ci sono le grandiose officine di Catalano che, a causa di infiltrazioni di acqua, non possono funzionare e dove gli addetti debbono smettere le riparazioni, causa il rischio di una polmonite”.

La risposta è stata: step by step. Cioè: ora pensiamo all’Acqua Acetosa, poi vedremo se interverremo su Catalano. “Le maestranze che vi lavorano – commenta il Comitato pendolari – possono forse morire? Non sono uomini o forse qualcuno li considera peggio delle bestie?”.

Come riportano i pendolari, “negli ultimi tre anni sono stati stanziati, per il miglioramento e la messa in sicurezza della ferrovia, 90 milioni. Eppure ad oggi essa non risulta ancora in regola e corre il costante rischio di essere chiusa. La velocità ridotta tra 30 e 40 chilometri orari, obbligo di fermata ai passaggi a livello (104), treni soppressi, bus sostitutivi che per capienza non possono sopperire ai treni, corse di bus in ritardo o soppresse, code, rallentamenti sulla via Flaminia e un orario che doveva essere modificato ed ancora è in vigore. I soldi spesi dati ad Atac sono stati 77 milioni più Iva, ciò è scritto nel contratto. I treni soppressi in 5 mesi sono stati 783. Step by step, dove andremo a finire? A Villa Borghese, dopo tre chiusure, si è riaperto il cantiere per la nuova stazione del Flaminio. Ma le prospettive per l’intera tratta fino a Viterbo sono nere. O si corre subito ai ripari o step by step la ferrovia concernente la tratta extra-urbana presto chiuderà”.   

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