I Consigli comunali di Viterbo sono quanto di peggio una classe che si professa politica possa esprimere. Sembra di stare al bar e ogni volta è peggio. Chiacchiere inutili, insulti, grida, gente che cammina, chi va e chi viene. Chi si alza e chi si siede. Una baraonda. Ci sono consiglieri – è il caso ormai notorio di Barelli – che provocano in continuazione, impedendo agli altri di parlare e ai lavori di andare avanti serenamente.
Ieri a Barelli, in apertura di seduta, si è riferita Patrizia Notaristefano di Viterbo 2020: “Invito tutti a evitare di usare toni non degni del ruolo che stiamo ricoprendo. La città ci guarda. E molti di noi non si sentono rappresentati da questa deriva. Per questo invito tutti a mantenere un atteggiamento reciprocamente più rispettoso delle persone. Ci sono consiglieri – ha aggiunto – che talvolta non permettono nemmeno di seguire le discussioni che si stanno facendo in sala. C’è una città che ci osserva, finora non abbiamo dato un bello spettacolo”.