La provincia di Viterbo è quella, in tutto il Lazio, dove è più alta la percentuale di raccolta differenziata: 51,41% contro il 47,01 di Rieti, il 46,49 di Roma, il 50.67 di Latina e il 50,41 di Frosinone. Lo ha decretato Legambiente, che, dopo aver svolto un’accurata indagine, l’altro giorno ha premiato durante una cerimonia svoltasi a Roma i Comuni virtuosi, che nella Tuscia sono 27: Bagnoregio, Bomarzo, Calcata, Canepina, Capranica, Carbognano, Castiglione, Celleno, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Gradoli, Graffignano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Onano, Oriolo Romano, Piansano, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Valentano, Vallerano e Vasanello.
Eppure, nonostante ciò, non risulta che le tariffe nella nostra provincia siano più basse che altrove. S’è sempre detto che all’aumento della differenziata sarebbe stata corrisposta una diminuzione dei costi per gli utenti. E invece no. Non è stato così. In alcuni casi si parla anzi di aumenti. Al di là delle indagini di Legambiente sarebbe dunque il caso che la Regione mettesse un punto anche su questo aspetto.