Tutela ambientale, economia circolare, viabilità, sicurezza degli edifici scolastici e gestione pubblica dell’acqua. La lista Per i beni comuni si batterà a favore di queste tematiche.
Sarebbe interessante verificare cosa ne pensano il Movimento 5 Stelle e la sinistra extra Pd(s) che con i loro voti hanno permesso a Tuscia democratica di piazzare in Consiglio provinciale 5 rappresentanti doc dell’area Panunzi, che mai hanno finora preso posizione su questi argomenti. Anzi. Come fanno Erbetti & C. a sentirsi rappresentati da chi indirizza l’attuale gestione dell’azienda idrica? Come lo spiegheranno ai loro elettori? Lo vedremo nelle prossime settimane.
Certo è che quanto accaduto con queste elezioni provinciali è il trionfo della miopia allo stato puro da parte di chi finora si è sempre professato puro e duro. Quale posizione prenderà Nocchi sulla Talete? Rifondazione comunista e il Movimento 5 Stelle perché non glielo chiedono? Come si collocherà il sindaco di Capranica nel dibattito sulla salvaguardia dell’ambiente, sull’uso dei fitofarmaci e sui servizi pubblici (sanità e trasporti) alla deriva?
Si sa ormai che la nascita di Tuscia democratica è passata attraverso un accordo “segreto” siglato in Regione tra il Pd(s) viterbese e il M5S, così come è noto (vedi la candidatura del sindaco di Ronciglione Marco Mengoni) l’appoggio dato alla lista falsa civica ideata da Panunzi dalla sinistra più radicale. Un controsenso, ovvio. L’acqua santa si è messa col diavolo. Solo che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi e quindi prima o poi tutti i nodi verranno al pettine.