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Home » Politica » A piazza delle Erbe tante sardine e qualche inafferrabile anguilla

A piazza delle Erbe tante sardine e qualche inafferrabile anguilla

13 Dicembre 2019

Quattrocento persone, forse cinquecento. Trovandoci a Viterbo, e visto il clima per niente adatto ad una manifestazione in piazza, lo si può leggere come un successo. Così fanno gli organizzatori. Per dovere di cronaca, va però detto che le sardine della Tuscia, a giudicare da questa prima uscita a piazza delle Erbe, assomigliano ancora poco, da un punto di vista numerico, a quelle che hanno sfilato nei giorni scorsi in altre città.

Ciò comunque non toglie nulla alla riuscita dell’evento sotto il profilo dei contenuti. Significativo il discorso di Omar Neffati della Rete degli studenti medi: “A chi si chiude nelle sale semivuote a vomitare odio (riferimento a CasaPound), noi rispondiamo con questa piazza piena di amore e solidarietà”. Neffati e altri studenti presenti sono gli stessi che hanno organizzato la seconda manifestazione contro il Cotral per martedì 17. Appartengono a quella sinistra studentesca che politicamente ha i propri punti di riferimento nella sinistra del Pd e in altri movimenti di area ex Pds. Non è un caso se dal palco risuonino le note di Bella Ciao, ma anche di Bomba o non bomba di Venditti e di Immagine di Lennon.

A poche centinaia di metri c’è CasaPound, inopportunamente ospitata dal sindaco Arena nella Sala Regia per un convegno sull’immigrazione. Chi temeva o auspicava disordini è rimasto però deluso. Nulla di tutto ciò.

“Se esiste una patria è grazie a noi – hanno gridato le sardine viterbesi – che non ci facciamo etichettare, né inscatolare. Non stiamo rispondendo a chi semina oddio laggiù (CasaPound, ndr), ma stiamo cambiando le cose. Non sono gli slogan o i post su Facebook a fare la differenza, ma le persone quando prendono coscienza di quello che è il loro ruolo”.

Tra i partecipanti Filippo Rossi, Giacomo Barelli e il presidente della Provincia Pietro Nocchi. Loro più che sardine sembrano inafferrabili e striscianti anguille. Si fa vedere anche qualche sparuto rappresentante della destra.

Dal palco non sono mancati attacchi al primo cittadino, che nei giorni scorsi ha paragonato l’Arci a CasaPound: “Non può esserci equivalenza tra chi nega i valori costituzionali e chi invece li afferma. Chi rappresenta le istituzioni della Repubblica anche per dovere di mandato, non può essere un rappresentante di chi nega la Costituzione”.

Quando si scioglie la manifestazione le sardine si dichiarano soddisfatte del successo “andato oltre ogni previsione”. Non è il momento di fare polemiche, ma resta il rammarico per il tentativo di molti (sinistra Pd ed extra Pd, oltre a Rossi e Barelli) di volersi inserire in un movimento che è nato come spontaneo, lontano dai partiti e che tale deve restare per conquistare credibilità.

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