Mobilitazione di associazioni, cittadini e forze politiche contro il progetto dell’inceneritore a Tarquinia. All’assemblea organizzata venerdì sera presso il Comune della cittadina etrusca da Italia Nostra erano presenti tra gli altri il sindaco Alessandro Giulivi, il primo cittadino di Civitavecchia Ernesto Testa, il pediatra Giovanni Ghirga, membro dell’Isde, l’ingegner Achille Cester, il vice sindaco di Allumiere Manrico Brogi e la consigliera regionale Silvia Blasi. Per il primo dicembre alle 10 è stata programmata una manifestazione a Pian d’organo e Pian dei Cipressi.
“Non dobbiamo mollare”, ha detto Giulivi, che considera il territorio “sotto attacco, interessato come è da troppi progetti industriali, che non hanno motivo di esistere e non hanno nulla a che vedere con le nostre vocazioni naturali: agricoltura e turismo. Ogni qualvolta viene presentato un progetto industriale di grande impatto ambientale e sanitario non avremo scelta se non quella del no a questi impianti. Dobbiamo difendere Tarquinia anche contro la Regione Lazio, che pubblica un elenco di progetti per impianti che vanno in senso contrario alla raccolta differenziata e al riciclo”.
Altissimi i rischi per la salute secondo Ghirga, che ha illustrato studi che mostrano come le “polveri fini emesse dagli inceneritori rimangono per giorni o settimane in aria e viaggiano per migliaia chilometri. Quando piove – detto – fino al 90% di esse si deposita nei terreni vicino dove sono immesse. Anche la semplice umidità della notte comporta depositi del 20 o 30%”.
Secondo i tecnici (Cester) il progetto che dovrebbe sorgere a Tarquinia è “obsoleto e inquinante e non risolve il problema dei rifiuti di Roma. Parliamo di tecnologia vecchia di 50 anni”. Da considerare inoltre che il termovalorizzatore “riduce sì il volume dei rifiuti, ma non li elimina, motivo per cui poi va cercato un posto in cui metterli”.
Per il sindaco di Civitavecchia ci si trova di fronte a un progetto “scellerato”. “L’unico modo che il territorio ha di far sentire la propria voce – ha detto – è che i Comuni di Tarquinia, Civitavecchia e Allumiere facciano sistema. Ben venga quindi un sistema di collaborazione, sul quale il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e il vicesindaco di Allumiere Manrico Borgi hanno già dato precise indicazioni. Noi daremo il nostro contributo proprio nel nome di quell’autosufficienza dei territori, in materia di rifiuti, che più volte è stata richiamata durante l’assemblea”.