Protocollata ieri a Civita Castellana una mozione di sfiducia delle opposizioni unite contro l’assessore alla cultura e vicesindaco Alberto Cataldi di Fratelli d’Italia. La vicenda è quella ormai nota della biblioteca comunale affidata in gestione per tre mesi a una cooperativa (che poi a causa delle polemiche si è ritirata) vicina al partito provinciale dei meloniani.
Con un documento di due pagine i gruppi di Pd, M5S, Rifondazione comunista e FI chiedono al sindaco Caprioli di fare luce sull’attività dell’assessore e di valutare se è il caso o meno di proseguire il rapporto fiduciario con lo stesso.
Tanti gli aspetti di questa storia finiti nell’occhio del ciclone: l’affidamento diretto, appunto, eseguito in tempi record e con procedure quantomeno singolari, ma anche il fatto che nella sua storia la coop prevalentemente si è sempre occupata di rifiuti, opere di manutenzione e altri lavori affini. Dopo la presentazione della mozione di sfiducia, la patata bollente passa nelle mani del sindaco, chiamato a risolvere quella che potenzialmente può diventare una bomba in grado di creare un terremoto politico all’interno della maggioranza.