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Home » Società » L’Unitus a Torino per una sfida ecologica ma soprattutto etica

L’Unitus a Torino per una sfida ecologica ma soprattutto etica

2 Ottobre 2019

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino (DBios), con l’Univerità di Bologna e della Tuscia e con il Global Mammal Assessment della Sapienza, ha organizzato una giornata dedicata alla conservazione della natura ispirata alle teorie del biologo Edward O.Wilson che avrà luogo lunedì 7 ottobre alle ore 16.30, presso l’Aula Magna del DBios, in via Accademia Albertina 17 a Torino.

Il ruolo centrale della protezione delle Foreste l’Università della Tuscia, che ha patrocinato l’evento annuale sin dalla prima edizione, parteciperà quest’anno con gli studenti di laurea magistrale CRAF con un collegamento telematico durante il quale il professor Gianluca Piovesan terrà un intervento su sviluppo sostenibile, salvaguardia delle foreste vetuste e rewilding. La conservazione delle foreste vetuste, veri e propri scrigni di biodiversità (hot spot), coniugata con una politica ambientale di tutela degli ambiti di rewilding, ossia di quei territori divenuti negli ultimi decenni economicamente marginali e, quindi, interessati da processi di rinaturalizzazione degli ecosistemi (per boschi di neoformazione), rappresenta infatti la soluzione più efficace ed economica per contrastare la perdita di biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici grazie alla capacità delle foreste indisturbate di accumulare grandi quantitativi di CO2.  La crisi ambientale inconciliabile con uno sviluppo sostenibile L’impatto dell’uomo sta incidendo pesantemente sull’equilibrio della biosfera. A causa della continua distruzione di habitat, dell’inquinamento di aria, suolo e corsi d’acqua, del cambiamento climatico, dell’introduzione di specie invasive e dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, si sta verificando una significativa diminuzione di biodiversità. Half earth: un primo passo per lo sviluppo sostenibile.

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