Si è conclusa da poco la commissione, sul tavolo il dibattito sull’incompatibilità del consigliere Fabrizio Purchiaroni che è stata respinta. La questione fu sollevata agli inizi di luglio dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bianchini, e il casus belli fu la presenza di Purchiaroni come ingegnere progettista, dunque in qualità di libero professionista, ad una conferenza di servizi. La conferenza in Regione riguardava l’ampliamento della discarica di Monterazzano e tanto è bastato a Bianchini per sollevare la questione di incompatibilità sul consigliere d’opposizione. Dopo il clamore generale, più mediatico che prettamente amministrativo, la commissione si era riunita una prima volta sempre a luglio e l’unica cosa che venne decisa fu di fare approfondimenti. Passano i mesi ma di questi approfondimenti nemmeno l’ombra e sui rapporti tra Purchiaroni e la società che gestisce la nettezza viterbese esce ben poco.
Dunque, oggi in commissione, la capogruppo dem Luisa Ciambella ha chiesto l’archiviazione perché non sussistendo un rapporto continuativo con l’azienda non c’è l’incompatibilità. “Di fatto si è utilizzato questo argomento come battaglia politica-sottolinea la capogruppo Ciambella- mascherata da eccesso di zelo e da solerzia. Una vera barbarie.” “ Se si agisce in questo modo per situazioni inesistenti- continua la dem- si paralizzerà il lavoro delle commissioni e del consiglio e tutto anche la chiacchiera da bar possono diventare motivo per abbattere un avversario politico”. “E’ giunto il momento di essere seri sempre e di applicare la legge per quello che è, non abusandone quando non c’è motivo. Anche perché la stessa solerzia per sentenze passate in giudicato che condannavano amministratori che oggi non siedono più in consiglio comunale non è stata applicata. La decisione di portare in commissione una questione come questa ha posto in imbarazzo tutti a partire dalla maggioranza perché ha esposto un collega ad una gogna mediatica durata qualche mese che non ha prodotto nulla perché di fatto non c’era nulla da rintracciare. Un professionista stimato, Purchiaroni, e quando si parla di questioni come queste il rischio è di provocare danni d’immagine”
Anche Giulio Marini si è detto d’accordo nel chiudere una faccenda che non è mai esistita. Al presidente Buzzi non è rimasto che prendere atto che non restava che chiudere definitivamente la questione. La solerzia di Bianchini sul “caso” Purchiaroni lascia molto da pensare ad un regolamento di conti interno visto che lo scoop era emerso proprio all’indomani dell’annuncio dell’ex-Forza Italia di abbandonare il gruppo misto per l’opposizione. Solerzia che però non c’è mai stata, da parte sua e di buona parte dell’attuale maggioranza, a obbligare tutti coloro i quali sono stati condannati dal giudice a rimborsare il comune per condotte dannose. Dunque, due pesi e due misure e ci viene da chiedere a che serviva tutto quel rumore, oltre che per nulla?