Dura presa di posizione dell’opposizione di Palazzo Gentili contro il presidente e il suo cerchio magico. Quando si dice la politica… Prima erano come si suol dire “culo e camicia”, tanto da aver messo in progetto il disegno di dare vita ad una gestione consociativa dell’ente, adesso apparentemente si sputano addosso. Chissà…
Comunque, i consiglieri del centrodestra unito hanno scritto una lettera molto aspra a Pietro Nocchi, con all’oggetto presunti strani movimenti in ambito personale e salari. “Basta – dicono – provvedimenti in solitaria, il presidente si sta arroccando nel palazzo”. Nocchi viene accusato di gestione “personalistica” dei dipendenti, gestione che starebbe causando la suddivisione degli stessi in figli, figliocci e figliastri con aumenti mirati e promozioni sospette.
“La sua attività amministrativa sin dall’insediamento – scrive il centrodestra unito a Nocchi – si è distinta per continue e ripetute modifiche relative a posizione dirigenziali, posizioni organizzative, salario accessorio, costituzione di un ufficio di staff, tanto da gettare ancora di più l’ente in situazione di completa disorganizzazione e inefficienza amministrativa. La continua modifica delle posizioni organizzative e del salario accessorio mortificano ulteriormente i dipendenti dell’ente, la loro professionalità, le loro competenze e la dedizione con la quale da decenni e ancora oggi approcciano al lavoro”.
Ad un passo dal rinnovo del Consiglio provinciale “voler continuare ad assumere provvedimenti in solitaria, voler arroccarsi nel palazzo, manifesta i tratti dell’ennesima prevaricazione e provocazione calpestando le prerogative del Consiglio provinciale, della Commissione consiliare competente e determina ancor di più l’acuirsi di uno scontro politico”. “Le chiediamo – concludono – di evitare all’ente l’ennesimo scempio e ci assumiamo sin d’ora l’impegno, a seguito del rinnovo del Consiglio provinciale, nel caso in cui voglia procedere noncurante di questo appello, di stravolgere l’intera organizzazione guardando alla funzionalità degli uffici e alla valorizzazione delle risorse umane in essi impiegate”.