Se si entra al Comune di Viterbo, si entra in un mare magnum di ritardi, uffici che non comunicano, liste d’attesa, infinite code e disservizi. Questa è la visione dal basso che i cittadini hanno di Palazzo dei Priori. Ma le cose non cambiano se si va più in alto. Prendiamo i dirigenti dei vari uffici e la loro collaborazione con il Consiglio comunale, un lavoro indispensabili per mandare nella giusta direzione la macchina comunale.
In altri termini, i dirigenti dovrebbero interagire durante i Consigli e durante le commissioni per esporre problematiche, mostrare report, documentazione, dare pareri tecnici e rispondere su tutto ciò che accade nel loro settore di riferimento. Così però non è. Spesso si dimenticano di tutto ciò e “marinano” gli incontri. A certificare una situazione arrivata ormai al limite, mettendola nero su bianco, sono stati la segretaria generale, Annalisa Puopolo, e il presidente del Consiglio comunale, Stefano Evangelista, con una lettera in cui richiamano ognuno di loro alle proprie responsabilità.
Ma la tirata d’orecchie finora non è servita praticamente a nulla, infatti al Consiglio comunale di venerdì passato non c’era traccia di alcun dirigente. Ora è evidente che questo modo d’agire va cambiato, perché così si blocca la complessa macchina comunale e venendo meno il collegamento tra il livello politico e quello amministrativo si rischia la paralisi o quantomeno di rallentare tutto. E come al solito a farne le spese saranno i cittadini.