“Non sono ancora terminati i lavori di ripristino dell’anello fognario e già si vedono preoccupanti segnali di degrado”. E’ la denuncia mossa dall’associazione ambientalista Bolsena lago d’Europa. Una situazione critica che coinvolge buona parte della rete fognaria del lago vulcanico. I lavori avviati e non ancora terminati presentano problemi sistemici importanti, mancanza di attrezzature (quelle che ci sono non sono adatte) e personale Cobalb ridotto a fare i miracoli per far fronte alle emergenze senza la certezza dello stipendio.
“Le nuove pompe installate – dice l’associazione – si dimostrano di qualità scadente e si guastano nelle stazioni più critiche, come la SS9 (in località Grancaro, al confine tra i comuni di Bolsena e Montefiascone), che con le sue quattro pompe potenti ha il compito di convogliare le acque reflue della parte nord dell’anello verso il depuratore. Circa un mese fa ha smesso di funzionare una delle sue pompe, il che causa sversamenti quasi continui di reflui nel lago”.
Ma non è tutto, secondo gli ambientalisti in altre parti del lago la situazione è ancora peggio. “Sul lungolago di Montefiascone – continua l’associazione – la situazione è critica: se funzionasse regolarmente la SS9, le stazioni non riuscirebbero a smaltire le acque nere in arrivo”. Una situazione di criticità che non risparmia nessun paese che si affaccia sul lago. “Anche tutta la spiaggia di Capodimonte è a rischio -spiegano-. Nella mattinata del 14 agosto si è bloccata una delle stazioni, vicino al bar Bora Bora. Invece di fare il bagno, i turisti hanno potuto ammirare lo spettacolo degli operai comunali che, avvolti nei malodori, tentavano freneticamente (alla fine riuscendo) di riparare l’unica pompa, non essendo prevista, appunto, una pompa di ricambio. I nuovi quadri elettrici si dimostrano poco affidabili, non ci sono scorte di pompe e di materiale, la squadra infaticabile del Cobalb è rimasta con una macchina funzionante per spostarsi, non ci sono soldi per la benzina, gli operai non saranno pagati nel mese di agosto, il direttore è in pensione… Vuote e false, le dichiarazioni con le quali i responsabili regionali hanno voluto rassicurare sindaci e cittadini nell’audizione davanti all’VIII commissione, poco più di un mese fa”. “Non ci consola il fatto – concludono – che la situazione sulle spiagge di Tarquinia sia ancora peggiore: lì si disperdono tutte le acque reflue del bacino del lago, essendo completamente fuori servizio il depuratore, da ormai tre anni”.