Le Marche entrano in azione per salvare il Lazio dal caos rifiuti di Roma. Da Ancona arriva l’ok per trattare cinquemila tonnellate di immondizie capitoline. Ma c’è un ma di mezzo, infatti, gli scarti di lavorazione della nettezza dovranno essere interrati altrove.
La buona notizia, almeno per la provincia di Viterbo e per le altre province laziali che in questi mesi hanno dovuto far i conti con l’emergenza dei rifiuti che arrivavano dalla capitale, è arrivata lunedì mattina e a darne l’annuncio è stato l’assessore all’Ambiente della Regione Marche Angelo Sciapichetti, dopo aver parlato con il suo omologo l’assessore laziale Massimo Valeriani.
«Abbiamo trovato una soluzione – ha dichiarato Angelo Sciapichetti – La Regione Marche non può permettere la saturazione delle proprie discariche ma non ha problemi relativi al trattamento. Per questo motivo siamo disponibili al trattamento che potrà essere effettuato da Piceno Ambiente. Ma con l’impegno, da parte della Regione Lazio, che i rifiuti trattati nell’impianto vengano poi immediatamente riportati fuori dalle Marche per l’interramento».
L’amministrazione di Nicola Zingaretti cercando un’ ulteriore valvola di sfogo per il trattamento dei rifiuti di Roma, aveva avviato il dialogo con il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli. L’accordo è stato raggiunto e nei prossimi giorni verrà portata alla Piasana la delibera per formalizzare l’intesa per lo smaltimento dei rifiuti. Passeranno, dunque, dai centri di trattamento della regione Marche ben 5mila tonnellate di rifiuti, ma l’accordo prevede la sola lavorazione, infatti, una volta trattati gli scarti dovranno essere smaltiti altrove e non nel territorio marchigiano. Ad esprimere la sua soddisfazione l’assessore Massimiliano Valeriani che ha sottolineato: «Ancora una volta l’Amministrazione Zingaretti ha garantito una corretta e concreta collaborazione istituzionale per supportare il Campidoglio nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani, soprattutto in questa fase di criticità». Ma la nota critica nei confronti della gestione dei rifiuti da parte di Roma Capitale non cessa. E dalla Pisana sottolineano alla Raggi: «Dovranno compiere rapidamente quelle scelte necessarie sugli impianti di servizio per assicurare un corretto funzionamento del sistema dei rifiuti». Perché scaricare i rifiuti altrove è insostenibile. Dacché « non è più accettabile la mobilita’ dei rifiuti, che ha pesanti costi economici e ambientali. Non si può continuare a confidare nell’aiuto delle altre regioni senza fare il proprio dovere per risolvere in modo duraturo il problema dei rifiuti».
Una boccata d’ossigeno per i centri di trattamenti rifiuti siti nel territorio della Tuscia, come Casale Bussi, messo sotto stress nei mesi scorsi dalla nettezza romana. Un soluzione che altri non è che un palliativo, visto che la situazione è ancora lontana dall’essere risolta.