Instaurata una cooperazione tra economisti del DEIM ed ENEA sui temi della sostenibilità, dell’innovazione, della competitività e delle reti d’impresa
Economisti del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM) dell’Università della Tuscia, coordinati dai professori Garofalo e Guarini, hanno attivato una collaborazione con l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) sul tema dei contratti di rete finalizzati al tema dell’efficienza energetica. Tali reti sono un fenomeno in forte crescita sia come numero che come dimensione. Radicati nel territorio, hanno però una struttura flessibile che permette collaborazioni interregionali. Il lavoro di ricerca si è concentrato sulle reti impegnate specificamente nella sostenibilità ambientale, e ha individuato alcuni importanti punti di forza: le reti “green” sono mediamente più redditizie e più produttive; i loro sforzi economici, tecnologici e organizzativi per migliorare le loro performance ambientali sono stati anche un volano per profitti e produttività. Infine, tali reti hanno un importante impatto a livello regionale sia di risparmio energetico, sia occupazionale e risultano di stimolo alle attività di Ricerca&Sviluppo.
“Il progetto-dice l’Unitus- è uno dei cardini di una proficua collaborazione tra il DEIM e l’ENEA per studiare dal punto di vista teorico ed empirico i fattori macro e micro di uno sviluppo economico che sia innovativo, sostenibile e inclusivo. Su tali linee di ricerca sono impegnati dottorandi, giovani ricercatori e professori del Dipartimento. Grazie alla cooperazione scientifica, gli studenti più meritevoli possono effettuare dei tirocini presso la sede ENEA della Casaccia ad Anguillara, durante il loro percorso di studi . Anche il Dottorato di ricerca di Economia, management e metodi quantitativi si avvantaggia di questa cooperazione: al momento due dottorandi hanno la borsa di studio cofinanziata da ENEA impegnati ad approfondire temi legati all’efficienza energetica e alla povertà energetica, anche attraverso periodi di studio all’estero presso università europee prestigiose, come quella del Sussex in Inghilterra”.