Inaugurato a Tuscania l’impianto di compostaggio. Entrerà in funzione all’inizio della prossima settimana, anche se non subito a pieno regime. Quando lo sarà, potrà lavorare 60 mila tonnellate l’anno di rifiuti cosiddetti umidi, che saranno trasformati in compost.
Alla presenza del prefetto, Giovanni Bruno, e del sindaco, Fabio Bertolacci, sono stati aperti per la prima volta i cancelli pure ai cittadini per una visita guidata, a cui hanno partecipato molti rappresentanti della politica e dell’associazionismo locale, organizzata dall’azienda per placare le polemiche sollevate da molti strati della popolazione. Bartolacci ha assicurato che, nella costruzione dell’impianto, sono stati rispettati tutti i criteri e le normative per garantire l’assenza di qualsiasi impatto ambientale. All’interno della struttura ad esempio sono state installate delle centraline all’avanguardia per monitorare le emissioni. Per maggiore sicurezza, è stato inoltre attivato un protocollo per effettuare controlli continui con collaborazione con il policlinico di Torino. Scongiurato, secondo il primo cittadino, anche l’aumento del traffico veicolare pesante nel centro della città: i mezzi, infatti, grazie ad un accordo raggiunto con le ditte trasportatrici, passeranno su un percorso periferico.
La visita, come detto, ha avuto lo scopo di placare le polemiche. Polemiche che tuttavia al momento non sembrano destinate a finire così: “Tuscania – è il parere del capogruppo dell’opposizione, Regino Brachetti – grazie al duo Bartolacci/Liberati diventerà la pattumiera del Viterbese e, perché no?, in futuro anche della capitale, visti i gravi problemi di Roma in tema di rifiuti. Quanto sta accadendo è scandaloso. stiamo assistendo a una corsa contro il tempo molto sospetta da parte del sindaco e degli altri personaggi che ruotano attorno a lui affinché l’impianto venga aperto prima possibile. In questa frenetica volata verso la trasformazione di Tuscania nella capitale dei rifiuti organici, notoriamente i più maleodoranti, non ci si fa scrupolo di calpestare ogni minimo decoro istituzionale, ignorando completamente l’opposizione, nonostante una richiesta di Consiglio comunale sull’argomento, e incontrando associazioni delle quali l’unica titolata a esprimere un parere è la Coldiretti”.