Fa sapere il Comitato pendolari della ferrovia Roma Nord che da domani, 1° luglio 2019, in virtù di nuove norme introdotte dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, scattano nuove limitazioni alla circolazione dei treni. Limitazioni che andranno ad incidere pesantemente proprio sul servizio offerto dai trenini della Viterbo-Roma. Per questo l’Atac ha emanato una direttiva interna che da le seguenti indicazioni per la parte extraurbana: 1) la velocità massima della linea consentita è di 50 km/h. 2) Su tutti gli attraversamenti è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni prima di accedere sugli stessi devono fermarsi per consentire al macchinista o al capotreno di accertarsi dell’assenza di ostacoli. 3) Su tutti i deviatoi di linea non comandati da Acei è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni devono fermarsi e il macchinista può riprendere la marcia solo dopo essersi accertato del corretto posizionamento degli stessi. 4) Sulla tratta urbana da Montebello a Roma Flaminio la dotazione di sicurezza soddisfa i criteri richiesti e non ci saranno blocchi del servizio, mentre sulla tratta extraurbana, tra Montebello e Viterbo, già fortemente penalizzata da riduzioni costanti di servizio, la dotazione di sicurezza è rappresentata dal blocco (giunto) telefonico, che come “tecnologia” è abbastanza datata e che Ansf fa utilizzare solo con le premesse 1, 2, 3 di cui sopra.
“Dal 1° luglio – commentano i pendolari – assisteremo a rallentamenti e soppressioni in tratta extraurbana, tali da far temere il blocco del servizio. Sono quasi due anni che si sa questa cosa, maturata subito dopo la tragedia ferroviaria di Andria e Corato, e nessuno ha fatto nulla. La Regione Lazio si trascina con le aggiudicazioni della gara per il raddoppio tra Riano e Morlupo da ormai 7 mesi e attualmente il contratto con le aziende aggiudicatarie dei due lotti non è ancora stato firmato. Ricordiamo che per fare il progetto esecutivo le ditte hanno a disposizione altri 3 anni. L’acquisto dei nuovi treni non è ancora perfezionato, ma se dovesse essere firmato oggi, questi nuovi mezzi non arriverebbero prima della fine del 2021. Atac dal canto suo, essendo praticamente a fine mandato (ha avuto dalla Regione un ulteriore rinnovo di 18 mesi mascherato da nuovo contratto, quindi dal 1° luglio 2019 al 31 dicembre 2020), fa quello che può, con i mezzi che ha, molto pochi per la verità. Da lunedì 1° luglio sono state ridotte corse urbane, extraurbane e soppresse le navette sostitutive del treno. Prevediamo quindi una apocalisse di soppressioni in tratta extraurbana e quelle poche corse effettuate saranno lentissime, al limite dello sfinimento per il povero e (sempre più) martoriato pendolare della Roma Nord. Si potrà prendere il treno forse solo di domenica, quando ci saranno meno corse e meno utenti, e questo è veramente paradossale. La conseguenza di tutto ciò sarà l’abbandono della linea per salire sulle automobili private per spostarsi a Roma, con la chiusura di fatto dell’extraurbano… ma forse qualcuno vuole proprio questo? Noi resteremo sempre vigili e segnaleremo: sarà un dramma per tutti. Ognuno solleciti i propri sindaci a prendere coscienza del problema e a farsi promotori di una forte azione per evitare il peggio”.