Basta far gestire alle altre province lo smaltimento di dei rifiuti romani. “Una Regione – ha detto Zingaretti durante un’audizione in commissione ecomafie – non è obbligata a ospitare i rifiuti che vengono dalla capitale, lo fa per senso di responsabilità. La Regione ha fatto di tutto per aiutare Roma, ora bisogna fare un progetto serio”
Per Zingaretti, le conseguenze dell’emergenza rifiuti che attanaglia Roma non possono dunque sempre ricadere sulle province confinati, come quella di Viterbo, dove il 40% dei rifiuti trattati viene proprio da Roma. “Non è possibile – sempre il governatore – scaricare sempre addosso ad altri i propri problemi. C’è bisogno di una maggiore responsabilità da parte della giunta capitolina. Basta inviare i rifiuti fuori dalla capitale”.
Sui ripetuti invii dei rifiuti di Roma in altri territori della Regione Lazio o addirittura in altre regioni “c’è un tema di relazioni: ogni volta che c’è una richiesta tento di fare di tutto per siglare accordi con i territori, presidenti di Regione o amministrazioni comunali che comunque devono ricevere sul proprio territorio materiale trattato o non trattato che viene dalla Capitale”, ha spiegato ancora il governatore. “Questo – ha aggiunto – è l’elemento di criticità maggiore che noi abbiamo perché una Regione non è obbligata ad ospitare i rifiuti che vengono dalla capitale, lo fa per senso di responsabilità. Questo atteggiamento di ospitalità sicuramente verrebbe aiutato dalla piena consapevolezza dell’amministrazione comunale che non c’è un obbligo ad ospitare i rifiuti che vengono dalla capitale, molto è determinato dall’approccio che si ha, dalla volontà di spiegare che si tratta di una cosa provvisoria. Ribadisco che la dimensione politica sta nella risoluzione del problema”. Da qui le mille raccomandazioni della Pisana al Campidoglio di fornirsi di impianti di smaltimento nel proprio territorio. Indicazioni contenute anche nel Piano rifiuti da approvare in Consiglio regionale. Ma le indicazioni sono sempre state disilluse dai vertici del Campidoglio e la pratica di inviare i rifiuti altrove continua oramai da troppo tempo.
Il segretario del Pd ha fatto notare che il comune di Roma, non solo non smaltisce i propri rifiuti, ma cura poco anche la raccolta differenziata: “Tra il 2012 e il 2017 nel Lazio la raccolta differenziata è passata dal 22 al 45,5%, con alcune realtà comunali che sono arrivate all’80. Ma come certificato da Ispra per la prima volta la capitale scende sotto la media del resto della regione, forse anche per l’incremento registrato negli altri comuni. Se dal 2013 al 2015 la raccolta differenziata in città era passata dal 29% al 39%, negli ultimi due anni è cresciuta di quattro punti percentuali. In questo arco di tempo inoltre purtroppo non è stato progettato né realizzato alcun nuovo impianto per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani”.